GALLERIA UMBERTO I
La costruzione della monumentale Galleria si deve al grande progetto di riassetto urbano conseguente all'epidemia di colera del 1884. Gli architetti Savino, Cottrau, Pisanti, Cassitto e Rocco presentarono i loro progetti e quelli di quest'ultimo alla fine prevalsero.
I lavori iniziarono subito e proseguirono celermente tanto che già nel 1892 la galleria poté essere inaugurata dal sindaco della città Nicola Amore. La costruzione risultò una scelta felice.
Dal punto di vista formale, la copertura in vetro non si limitò ad essere un elemento funzionale della parte in muratura; con l'adozione di un unico procedimento per ambedue i materiali si risolse il difficile rapporto che aveva compromesso la resa estetica della prima galleria napoletana.
Si tentò quindi di ottenere anche all’esterno quegli stessi effetti di apertura e luminosità caratteristici dell’interno: per le quattro facciate esterne si realizzò così un colonnato aperto che consentisse la penetrazione della luce e continuasse la luminosità della vetrata. La facciata rivolta al teatro San Carlo venne arricchita variamente con nicchie, statue e motivi decorativi.
La Galleria si rivelò sin dal principio uno dei centri commerciali e culturali più vitali della città con boutiques alla moda, eleganti caffé, il celebre teatro Margherita, e la prima sala cinematografica della città.
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